Ricerche vocali e AI: la voce è il nuovo motore della ricerca
- traction2
- 7 giorni fa
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Negli ultimi anni, le ricerche vocali stanno trasformando il modo in cui interagiamo con la tecnologia. Oltre 1 miliardo di query mensili su Google Lens e l’uso crescente di assistenti vocali come Alexa, Siri e Google Assistant indicano una tendenza chiara: stiamo passando dalle tastiere ai microfoni.
Le persone non digitano più soltanto: parlano ai motori di ricerca, chiedono, ascoltano risposte, e si aspettano interazioni naturali e immediate.
Dalle parole scritte alle conversazioni
La ricerca vocale nasce dalla combinazione di AI, machine learning e linguaggio naturale.
L’utente non formula più una stringa di testo, ma esprime un bisogno in modo.
Per i brand, questo cambia tutto:
Le query diventano più lunghe e conversazionali
Le strategie SEO devono includere long-tail keyword e domande frequenti
Le esperienze utente devono essere veloci, vocali e personalizzate
Il caso Starbucks: quando l’AI incontra la voce
Un esempio concreto arriva da Starbucks, che ha introdotto l’ordinazione vocale attraverso il sistema Mobile Order & Pay e integrazione con Alexa.
I clienti possono ordinare il proprio caffè semplicemente dicendo “Alexa, ordina il mio solito da Starbucks”.
Questa innovazione:
Riduce i tempi di attesa
Migliora l’esperienza d’acquisto
Rafforza la leadership tecnologica del brand
Starbucks ha dimostrato che l’interazione vocale non è solo una comodità, ma un nuovo standard di relazione tra utente e azienda.
E domani? AISA e il futuro delle interfacce vocali
L’evoluzione naturale di questo trend sarà l’integrazione della voce nell’intelligenza artificiale conversazionale. Anche AISA, la piattaforma AI di Autocust, presto introdurrà una funzione di ricerca e interazione vocale.
Questo permetterà agli utenti di:
Parlare con l’AI come con un assistente personale
Ottenere risposte più rapide e naturali
Semplificare l’esperienza digitale
Le ricerche vocali e visive non sono più il futuro: sono il presente del digital marketing.
I brand che sapranno adattarsi ai linguaggi naturali, alle conversazioni e all’intelligenza artificiale vocale, saranno quelli capaci di costruire un rapporto autentico e fluido con le persone.
La voce è il nuovo touchpoint.
E il futuro… si ascolta.



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